"I bambini sono come i marinai: dovunque si posano i loro occhi, è l’immenso"
-Christian Bobin
 
FAMIGLIA. Viaggiare con i bambini: incubo o opportunità?
 
Diciamoci la verità: viaggiare con i bambini è “faticoso”! Ma con la giusta dose di pazienza, una buona organizzazione e attenzione ai tempi dei piccoli viaggiatori è un’occasione imperdibile per tutta la famiglia. Perché il segreto è uno: con il viaggio giusto tutti si divertono!
La lettera "F" dell’alfabeto on the road di Trezeta è dedicata alla famiglia e a Follonica, città a misura di piccolo esploratore che offre grandi opportunità a grandi e piccini.
Ad accompagnarci in questo viaggio, Cristina di Viaggiapiccoli, che con i suoi consigli ci guiderà nella scelta e nella preparazione di un viaggio adatto a tutta la famiglia.
Siete pronti?
 
Indice
  1. Follonica e la Riserva Naturale Statale Tomboli
  2. Viaggi in famiglia: da dove cominciare?
  3. Ora tocca a te!
  4. Scopri di più e utilizza uno sconto!
 
1. Follonica e la Riserva Naturale Statale Tomboli
Follonica è un comune toscano in provincia di Grosseto ricco di storia, tradizione, natura e attività outdoor dedicate sia agli amanti del relax in spiaggia sia agli escursionisti in cerca di avventura.

La Riserva Naturale statale Tomboli di Follonica è un’area protetta che si estende su una superficie di 55 ettari lungo il litorale toscano partendo dal Puntone di Scarlino e che comprende due parchi pubblici, la Pineta di Levante e la Pineta di Ponente.
La Riserva è la destinazione perfetta per visite in solitaria o per avventure con la famiglia al completo. Un’occasione, anche per i piccoli esploratori, per scoprire la bellezza e l’anima selvaggia della Maremma Toscana.
 
2. Viaggi in famiglia: da dove cominciare?
Abbiamo intervistato Cristina che con papà Francesco e i piccoli esploratori Enrico e Giulia è sempre in viaggio tra montagne innevate, musei, capitali europee e destinazioni oltreoceano. Sul blog Viaggiapiccoli raccontano i loro viaggi e condividono le esperienze di altri genitori viaggiatori, perché ogni famiglia ha tempi, abitudini e stili di viaggio diversi.
 
Ciao Cristina, vorremmo dare qualche consiglio a tutti i genitori che intendono organizzare un viaggio con la famiglia al completo. Ti va di aiutarci?
Ma certo, partiamo!
 
Cominciamo dalle basi: come scegliere la destinazione?
I bambini, soprattutto tra i 3 e gli 8 anni, nelle grandi città spesso si annoiano. Per organizzare un viaggio a misura di famiglia è necessario immaginare un itinerario vario o una destinazione che offra più attrazioni per tenere alta l'attenzione dei piccoli. Un piccolo borgo, con stradine pedonali e piazze senza auto è preferibile ad una grande città. Prevedere un momento a stretto contatto con la natura può essere un momento di sfogo perfetto tra una visita e l’altra in città. Vi consiglio di scegliere un itinerario non troppo difficile, ma con un panorama vario: un trail con un ruscello o un lago sono perfetti, l’acqua è sempre una grande attrazione e attraversarli con le scarpe da trekking sarà divertente e sfidante.
 
Parliamo di bagagli: cosa non può mancare in valigia quando si parte con i bambini?
Un momento determinante del viaggio in famiglia è la preparazione della valigia. La valigia cambia a seconda della destinazione, non ne esiste una universale che vada bene per tutte le mete, ma sono tre gli oggetti immancabili nei nostri bagagli:
 
  1. k-way antipioggia e antivento, ottimo all’aperto o per l’aria condizionata;
  2. scarpe comode per camminare, molto spesso nei nostri trekking urbani utilizziamo degli scarponcini da trekking, ottimi perché il collarino alto tiene ben salda e avvolta la caviglia.
  3. libro, in qualsiasi viaggio arriva il momento i nostri bambini crollano e cominciano a fare i capricci e quello è il momento perfetto per una storia.

Per quanto riguarda l’abbigliamento, i bambini si sporcano molto facilmente quindi le opzioni sono due, o si fanno valigie enormi, ingombranti e poco pratiche oppure seguite questi 5 consigli per ottimizzare gli spazi e comporre la valigia perfetta:
 
  1. strati a cipolla, vecchio consiglio della nonna evergreen;
  2. no ai completini sì a magliette, gonne e pantaloni che si possono combinare in maniera diversa;
  3. sì ai vestiti colorati (più facili da lavare al volo) e tessuti che non hanno bisogno di essere stirati;
  4. almeno due paia di scarpe: uno per camminare e uno più leggero. Al ritorno dalle vostre avventure ricordate di pulire le scarpe con i bambini perché occuparsi delle scarpe, tenerle pulite e in ordine fa parte del viaggio e aiuta i bambini a responsabilizzarsi;
  5. buona base di biancheria: in inverno meglio attrezzarsi con una maglietta intima pesante in più, che occupa meno spazio e tiene caldo piuttosto che occupare spazio con molti maglioni. D’estate invece, quante volte ci ha salvato la vita una semplice canottierina di cotone?
 
E come scegliere le strutture più adatte e versatili per tutta la famiglia?
Certo la struttura perfetta esiste solo nei nostri sogni ma soprattutto negli ultimi anni sono nate moltissime strutture family friendly e hotel dedicati alle famiglie, strutturati con ampie camere, spazi comuni con giochi, piscine e animazione. Un’altra idea alternativa e coinvolgente è il glamping, un’esperienza che fonde le tradizionali attività di campeggio a comodità e servizi in stile resort come saune, affitto di e-bike (biciclette a pedalata assistita) e ristorante privato. Grandi tende, bungalow o appartamentini immersi nella natura catturano l’attenzione di grandi e piccini permettendo libertà di movimento, relax e contemplazione della natura.
Un ultimo suggerimento per un’avventura di famiglia sono le strutture “uniche” come case sull’albero, mulini e suggestivi castelli disponibili ad essere visitati e abitati per una o più notti.
 
Come muoversi in viaggio con i bambini? Qual è il momento più sicuro per muoversi con un bambino?
Bella domanda, sui nostri social è una domanda che molto spesso ci pongono i nostri followers, in particolare ci chiedono se usare o no i mezzi pubblici in viaggio. La nostra risposta è assolutamente sì, perché usare i mezzi pubblici in Italia e all’estero vuol dire calarsi totalmente nella città che si visita. Spesso le stazioni della metropolitana sono meravigliose e vedere una città dal finestrino di un autobus non ha pari (senza trascurare il notevole risparmio economico rispetto al noleggio di un’automobile o all’utilizzo del servizio taxi). Prendere la metropolitana a Londra o a Mosca, ma anche nelle meravigliose stazioni dell’arte di Napoli, è un viaggio nel viaggio. Per i bambini dai 6 anni in su prendere i mezzi pubblici è una vera e propria lezione di matematica, geografia, italiano, storia. I bambini imparano gli orari, le coincidenze, i nomi delle fermate e dei luoghi che i mezzi pubblici attraversano.

Per quanto riguarda il momento “più sicuro” per muoversi con un bambino siamo sinceri: l’età più difficile è quella tra i 3 e i 4 anni, quando si lascia il passeggino e i bambini non camminano tanto. Però è anche vero che se i bambini sono abituati a viaggiare anche nei terribili 3 anni saranno gestibili. Per noi il momento giusto per muoversi con un bambino è il prima possibile, in Italia anche a 1 mese. Se in viaggio vengono rispettati i ritmi pappa-nanna del bambino, paradossalmente, più sono piccoli e più è facile gestirli in viaggio, anche in aereo o in lunghi spostamenti.
 
Concentriamoci sulle calzature da viaggio, ci racconti la tua esperienza con Trezeta?
Per noi sono due gli oggetti magici del viaggio: lo zaino, quando prendiamo lo zaino vuol dire che si parte, e le nostre Trezeta, perché ogni volta che le indossiamo inizia una nuova avventura! I bambini amano correre e saltare e ogni trekking con loro è un’esperienza unica. Enrico e Giulia hanno indossato le loro prime scarpe da trekking Trezeta a sei anni durante un viaggio in Canada ed è stato molto buffo. Durante un tratto un po’ complicato hanno scoperto che la suola Trezeta Rubber manteneva l’aderenza anche su pietre scoscese o discese molto ardite, ed è stata una scoperta sorprendente! Si sentivano sicuri, stabili e indipendenti nella camminata. Le scarpe da trekking non sono scarpe da ginnastica, hanno molta più aderenza e sono impermeabili. Quando i bambini lo hanno capito sul campo, la passeggiata è diventata una sfida divertente, hanno cominciato ad arrampicarsi, attraversare fiumiciattoli, rincorrersi e cercare fiori anche nei posti più alti: quel giorno abbiamo percorso 14 chilometri e loro non hanno mai detto “mamma siamo stanchi”. All’improvviso quelle scarpe sono diventate magiche, scarpe per camminare e giocare.
 
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3. Ora tocca a te!
E tu, hai mai organizzato un viaggio di famiglia? Faccelo sapere pubblicando su Facebook o su Instagram una foto del viaggio che ti è rimasto nel cuore. Ricorda di usare su Instagram il tag @trezeta_official e su Facebook il tag @trezetaofficial e l’hashtag #EnjoyWalking al momento della pubblicazione.
 
4. Scopri di più e utilizza uno sconto!
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